Al spaventa passar: con la Straferrara ci si diverte al Rivana Garden

Penultimo appuntamento domenica 12 agosto 2018 al centro Rivana Garden (via Pesci 181, Ferrara) in occasione della rassegna “Estate in via Bologna”. Sotto i riflettori ci sarà la compagnia Straferrara che per l’occasion ha proposto “Al spaventa passar” di Spadoni e Marescotti.

LA COMPAGNIA

Martedì la Straferrara compirà niente meno che 87 anni e questo fa di lei la compagnia dialettale piu antica della citta e, sicuramente, una delle più datate d’Italia. Nato nel 1931 il sodalizio fu fondato dal cavalier Ultimo Spadoni e da un manipolo di grandi attori – alcuni giàfacenti parte di compagini teatrali già esistenti come la Filodrammatica Estense anche autori, a volte, grandi, come Alfredo Pitteri, scomparso 40 anni fa – ed ha proseguito per decenni la sua attivita, mai cessata neppure in tempo di guerra. Ma il lavoro della Straferrara non èstato e non èmai puro divertissement, ma anche cultura, didattica, prosecuzione e protezione delle radici della nostra civiltà. Purtroppo l’inconcepibile mancanza di una sede stabile, ha impedito che uno storico essenziale sedimento, un archivio della memoria per la conservazione di materiali, ponesse le sue basi. Così, dopo la commedia del 50ennio, Al tramacc di Celati e Forti e tutte le altre rappresentate ogni 5 anni, sempre al Comunale di Ferrara fino a quella dell’80ennio – l’adattamento di Caselli dal Malato immaginario di Moliere, –la Straferrara tutta scelse, per gli 85 anni, un’opera che tutte le riportasse alla mente, “ricolma” di  Teatro Classico – se si passa l’apparente esagerazione – e di quello piùpopolare, ma che entrambi li assimila, facendone una cosa sola con vari escamotages (tra cui una zzirudela d’ouverture di Tamba, il compianto maestro e poeta Gigi Vincenzi), piccoli colpi di scena, rimandi, citazioni, guizzi di inaspettato meta-teatro, presenti tutte le attrici e gli attori della compagnia in cameos o parti di rilievo che richiamavano Plauto, Shakespeare, la Commedia dell’Arte, il Teatro Napoletano e, soprattutto, se stessi, il loro percorso attorial-esperienziale da La Castalda a Madona Frrara ch’è vvgnù in villa, a Tre gati da patnar al grande Pirocia, personaggio-cavallo di battaglia prima di Spadoni, poi di Faggioli, naturalmente. –

di Maria Cristina Nascosi Sandri

Tratto da La Nuova Ferrara 12/8/2018

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