Il libro di Nascosi Sandri racconta gli intrecci fra le arti e il cinema in terra estense «Gli interessi di tutta una vita, un piccolo pezzo di storia della mia adorata città»
È un po’ la summa di una vita,
le tante passioni che si incrociano
avendo sempre come
sfondo la sua amata Ferrara.
Si intitola Antonioni, Bassani,
Vancini, Visconti e, affettuosamente,
gli altri – Ferrara,
il Po e l’Altrove l’ultima
opera, in ordine di tempo, di
Maria Cristina Nascosi Sandri,
giornalista (collabora anche
con La Nuova Ferrara),
scrittrice e studiosa e ricercatrice
di lingue anche dialettali,
in special modo la propria,
quella ferrarese. Il volume di
160 pagine, uscito a fine
2020 per Cartografica Ferrara,
è ora in distribuzione grazie
all’editore La Carmelina.
L’autrice ha al suo attivo
decine di testi di cultura e civiltà
dialettale, fra gli ultimi
un trilingue, dialetto-italiano-
inglese, solo di Donna, illustrato
da opere di artiste
ferraresi. È ora questo libro
che racchiude una vita di
amore, passioni e studi come
pubblicista e critico letterario
e cinematografico, senza
dimenticare l’arte.
Il volume – che ha le presentazioni
di Luca Traini, ex direttore
della Nuova Ferrara,
e Laura Delli Colli, presidente
del sindacato nazionale
giornalisti cinematografici
italiani – e si avvale di importanti
collaborazioni (Sngci,
Ordine dei giornalisti, Comune
di Ferrara nella persona
dell’assessore Marco Gulinelli,
Noidonne, Altritaliani.
net, Diari di Cineclub e
Umaga) – racchiude sostanzialmente
parole in libertà,
nel senso che si tratta di articoli
sì in libertà ma con un fil
rouge ben netto e forte – non
certo cronologico – che li lega,
scritti nell’arco di oltre
quarant’anni. Insomma, un
piccolissimo pezzetto di storia
non solo locale e internazionale,
ma anche personale.
Un filo rosso che accomuna
le mille sfaccettature
dell’amore dell’autrice per la
sua città adorata, Ferrara.
L'OPERA
Oltre ai quattro grandissimi citati nel titolo, proseguono con altri due altrettanto grandi ferraresi, Fabio Pittorru, scrittore, sceneggiatore e cineasta a tutto tondo,e Alfredo Pittèri, misconosciuto intellettuale della nostra città, in realtà grande drammaturgo, non solo dialettale, e personaggio di spicco nazionale. Gli ultimi tre capitoli son riservati a tre donne quanto mai emblematiche: Lyda Borelli Cini, mitica attrice del muto, poi solo moglie e madre per il mecenate ferrarese, il conte Vittorio Cini; Rossana “Cici” Spadoni, la lady di ferro nata sulle tavole del palcoscenico, compagna di Beppe Faggioli capocomico della Straferrara; Elisabetta Sgarbi, nota intellettuale internazionale a tutto tondo che, come il fratello Vittorio, non ha certamente bisogno di presentazioni.
«TESTAMENTO»
«È una piccola summa dei vari
amori e interessi della mia
vita – ci racconta Nascosi -,
esplicati in 45 anni di scritti
su giornali, riviste e pubblicazioni.
È un testamento spirituale,
piccolo e modesto per
carità, ma c’è un bel pezzo
della mia vita. E ho la presunzione,
non esagerando, che
sia anche un piccolo pezzo di
Ferrara, la mia città che amo
trasversalmente perché è terra
di architettura, arti e cinema
a tutto tondo, senza dimenticare
il nostro dialetto.
E più invecchio più sono alla
ricerca delle nostre origini e
della cultura che contraddistingue
Ferrara».
Il primo nome che compare
nel titolo è quello di Antonioni,
di recente abbiamo
raccontato le difficoltà ad andare
in porto con il progetto
del museo a lui dedicato:
«Ho sempre detto che non è
stato considerato per quanto
meritava. Quando a ogni anniversario
scrivevo qualcosa
nel suo ricordo, venivo bollata
come “necrofila”. Antonioni
è troppo grande per questa
città, perciò Ferrara non
riesce a gestire questa cosa.
D’altronde, i personaggi che
cito nel libro sono tutte figure
di alto livello legate fra loro,
ognuno con le proprie caratteristiche.
E non a caso sono
andati tutta via da Ferrara,
anche Pittorru: questo ci
deve far pensare. Intreccio di
generi? Homo sum, nihil humani
a me alienum puto: sono
un essere umano, niente
di ciò ch’è umano ritengo a
me estraneo o anche nulla
che sia umano mi è estraneo
scriveva Publio Terenzio
Afro. Io sono così e così mi volevo
raccontare…».
NUOVO LAVORO
Ma Nascosi non si ferma,
traendo spunto dall’opera Il
libro di mia madre di Albert
Cohen sta infatti realizzando
una silloge dedicata alla madre,
raccogliendo materiale
di sei autori diversi.
Il libro di Nascosi si può acquistare nelle librerie ferraresi, nella bancarella del libro in piazza Municipale e direttamente dall’editore La Carmelina di Federico Felloni (info: info@edizionilacarmelina. it, commerciale@edizionilacarmelina. it oppure tel. 0532.1825598).
Il libro di Nascosi si può acquistare nelle librerie ferraresi, nella bancarella del libro in piazza Municipale e direttamente dall’editore La Carmelina di Federico Felloni (info: info@edizionilacarmelina. it, commerciale@edizionilacarmelina. it oppure tel. 0532.1825598).
articolo di D.B tratto dal quotidiano Nuova Ferrara del 15/02/2021