Da un successo all’altro,
continuano gli show della Straferrara

Fra i tanti appuntamenti ricchi di pubblico offerti finora dalla Compagnia Straferrara nel 50º “Festival del Dialetto”, alla sala Estense in piazza Municipale, a Ferrara, il secondo è stato tenuto domenica 13 dicembre, la Santa Lùzzia – la Santa Lucia protettrice della vista, per i ferraresi – la giornata che ufficialmente data il solstizio d’inverno, la notte più lunga dell’anno. Sul palco la più vecchia compagnia della nostra regione e una fra le più datate d’Italia, con i suoi 85 anni ormai in dirittura d’arrivo, visto che il traguardo sarà celebrato il 14 agosto del 2016.

E, intanto, prosegue in questa sua splendida carriera grazie alla tenacia ed alla intelligente passione di “Cici” Rossana Spadoni – figlia del fondatore, il cavalier Ultimo -, che va avanti nel nome del marito, il grande Beppe Faggioli, scomparso due anni fa, ‘anima della compagnia’ – come ama si definisca il suo compagno di una vita -, sorretta dai bravi attori ed attrici che compongono il sodalizio artistico a tutt’oggi.

Il 13 dicembre di scena Galina vecia, super-classico a quattro mani scritto da Werther Marescotti con il fondatore Spadoni – entrambi anche magnifici mattatori del palcoscenico -, tra i più rappresentati.

Il “Festival del Dialetto” proseguirà fino a marzo 2016, per il suo grande e sempre affezionato pubblico e ogni domenica (ma non solo) ci sono gradite sorprese. Oggi alle 16 c’è Do don con dal murbin scritta da Faggioli. Si salta l’ultima notte dell’anno, per passare al 1 gennaio, alle 16, con El lu o nel lu? Sempre di Faggioli.

Maria Cristina Nascosi
Tratto dal quotidiano Nuova Ferrara del 27/12/2015

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