Giorgio Golinelli, scrittore con la sua commedia LA BRAGHINÀRA al Maggio PONTESAN
Sabato 9 maggio, alle ore 21, in piazza a Pontelagoscuro, nell’àmbito delle manifestazioni del Maggio Pontesano, si è tenuta, gratuitamente, la rappresentazione della commedia-cult di Giorgio Golinelli, La Braghinàra ovvero ’Na giurnàda tranquìla, che da lui stesso, ben dotato di sense of humour, ebbe un’ulteriore sottodefinizione: commediaccia lirica in tre atti.
Quella che è, letteralmente a pieno titolo, una delle migliori opere dello scomparso medico – scrittore ferrarese, proposta da tanti anni sui migliori palcoscenici di Ferrara e provincia, si avvale della ottima interpretazione degli attori della Straferrara, la compagnia dialettale teatrale più antica nostra, risalendo il suo atto di nascita al 14 agosto del 1931.
Giorgio Golinelli, medico – scrittore, ma pure drammaturgo e poeta, in lingua italiana ma, soprattutto, in lingua dialettale ferrarese è scomparso nove anni fa. Di tali figure, medici – scrittori, s’intende, la storia della letteratura italiana è piena, Mario Tobino docet, ma quella riguardante gli autori che redigono nel nostro dialetto, non sovrabbonda certo così tanto.
Era nato a Ferrara alcuni anni fa, da Golinelli & Golinelli, come lui stesso amava dire, visto che il padre e la madre, originari di Bagnara di Ravenna, romagnoli d.o.c., dunque, portavano lo stesso cognome, pur non essendo imparentati tra loro.
Per la Straferrara, per Beppe e Cici Faggioli, soprattutto, cui era legato da antico affetto ed amicizia, aveva scritto espressamente alcune opere, oltre a La Braghinàra (cfr. M. C. Nascosi, I settant’anni della Straferrara – Piccolo percorso tra storia ed immagini di una compagnia teatrale dialettale, Ferrara, Comune di Ferrara, 2002), tra cui: Al negòzzi di miracùl, L’att dal Duca, poi pubblicato per i tipi della Coop Charlie Chaplin di Ferrara, nel 1982, La colpa dal petròli, La fòla d’un piazzalìn in sla vié granda, vera e poetica favola in lingua dialettale ferrarese.
Un evento davvero da non perdere, dunque, per Non dimenticare di ricordare due grandi imprescindibili della nostra cultura dialettale a tutto tondo: Beppe Faggioli e Giorgio Golinelli.